I divani di design più famosi sono i modelli che, con le loro linee inconfondibile e la progettualità unica che li contraddistingue, hanno guidato i trend successivi, condizionando stili, colori, materiali, forme.
Pur declinati in versioni lievemente differenti, i divani più iconici in assoluto restano sempre e comunque simili a sé stessi: immediatamente riconoscibili, sono dotati di un forte carattere che personalizza l’ambiente in cui vengono collocati e che ne definisce il look.
Ma quali sono i divani di design famosi che è impossibile dimenticare? Ti proponiamo quelli che, secondo noi, sono i modelli davvero indimenticabili.
- Strips di Cini Boeri, 1972: il divano si trasforma in una morbida superficie trapuntata nella quale adagiarsi, accoccolarsi, rilassarsi. Non solo: questo elemento davvero diventa sfoderabile, lavabile, facilmente gestibile. Cini Boeri lo declina in un manufatto modulare che può adattarsi alle forme della zona living e che, con le sue forme soffici, si trasforma in un’isola di comfort. In questo caso, l’intuizione fu quella di utilizzare strutture molto morbide, che richiamassero i vecchi cuscini in piuma, e ricoprirle in tessuto trapuntato. Il modello Strips venne premiato con il Compasso d’Oro nel 1979 ed è, ancora oggi, esposto in alcuni dei musei più importanti del mondo. Dal momento della sua creazione, è stato rivisitato in infinite variabili da numerosi brand.
- LC2 di Le Corbusier, 1928/1965: il nome di questo designer porta con sé una fama globale, e lo stesso si può dire di questo divano di design famoso per le sue forme minimali e geometriche. LC2 era originariamente parte di una serie chiamata Fauteuil Grand Comfort che si componeva di poltrona, pouf e divani a due o tre posti. L’innovazione era in questo caso rappresentata dalla struttura in acciaio cromato, poi rivestita con cuscini rimovibili e indipendenti. La visione di Le Corbusier fu quella di declinare il divano non come oggetto di comfort ma come attrezzatura funzionale della zona living, in una logica razionale che potesse essere concretizzata in una produzione su larga scala. Ancora oggi, LC2 è il punto di partenza per tantissimi modelli che ne riprendono le linee pulite e senza tempo.
- Flap, di Francesco Binfaré, 2000: un progetto piuttosto recente che trasforma il divano in un paesaggio dinamico e in costante trasformazione grazie all’uso di linee curve e sinuose. Da un punto di vista prettamente tecnico, Flap è composto di nove parti inclinabili indipendentemente l’una dall’altra e la sua innovazione risiede nell’offerta di “postazioni di relax” completamente slegate l’una dall’altra. Le versioni di questo divano sono innumerevoli per colori, materiali, finiture, ma la sostanza non cambia: il grande dinamismo insito in Flap permette persino la trasformazione in un comodo letto. La base e la struttura del divano sono in metallo – tubolare in acciaio, per la precisione – con parti mobili agganciate su doppi meccanismi. Quasi un prodotto futurista.
- Bocca di Gufram, 1970: un divano celeberrimo per la sua forma a “labbra”, tanto da essere entrato a far parte dell’immaginario comune grazie ai più grandi esponenti della pop art, come Andy Wharol, ma anche a Salvador Dalì. Il divano Bocca venne realizzato in un materiale all’epoca poco utilizzato per questo genere di prodotto: il poliuretano. Si trattava della scelta ideale per dare vita a un elemento d’arredo caratterizzato da una forma ben definita ma, al contempo, morbida a sufficienza da creare un angolo di comfort. Espressione di un linguaggio formale ma al contempo fortemente influenzato dai linguaggi artistici dell’epoca, il divano di design Bocca non ha in alcun modo risentito del trascorrere dei decenni, e viene ancora oggi proposto in varie rivisitazioni.
- Chester di Renzo Frau, 1912: è passato quasi un secolo, ma il fascino di Chester rimane invariato. È questo il modello considerato vero capostipite dei divani a lavorazione capitonné, e le sue forme immediatamente riconoscibili sono ancora oggi sinonimo di massima eleganza per l’area living. Rimanda naturalmente al classico modello di divano anglosassone edoardiano e il suo stile ricorda le country house e i club inglesi. Tuttavia, il divano di design Chester trova spazio in qualunque tipo di ambiente, anche grazie alle numerose variabili di colore e materiale che gli permettono di trasformarsi in un elemento d’arredo versatile e dinamico. Ad oggi, viene proposto in versioni diverse per dimensioni e proporzioni, ma la sua anima rimane immutabile.
Qual è il divano di design famoso che collocheresti nel tuo soggiorno?