Abbiamo conosciuto una persona Speciale: Umberto Aldovieri

 

Per gli amici “ Umbi “. L’arbitro di hockey n. 1 al mondo.

Umbi, prima di tutto, è stato il migliore arbitro di hockey su pista del mondo. Umberto Aldovieri a Monza è un’istituzione sportiva, un personaggio conosciutissimo anche negli ambienti dello spettacolo e della politica.

Lo abbiamo conosciuto e ci ha raccontato la sua storia. Da più di 50 anni lavora e collabora alla Manifattura Mario Colombo & C di Monza, titolare del prestigioso marchio di abbigliamento sportivo Colmar.

Tantissimo tempo all’ufficio pubbliche relazioni gli hanno consentito di conoscere molti Vip che ancora adesso lo chiamano da ogni parte d’Italia per sapere come sta.
Del resto, la Manifattura Mario Colombo & C. Commercializza il marchio Adidas che veste le squadre di calcio della Nazionale italiana cantanti, dei giornalisti rai e della nazionale italiana magistrati.

Umbi nel tempo libero si è dedicato allo sport più titolato della sua città; l’ockey su pista.

Prima come vicesegretario dell’Hockey Club Monza. Poi come arbitro, come referente arbitrale e infine come dirigente dell’Hockey Monza Brianza da lui fondato e di cui è stato presidente.

La sua fama mondiale è legata al ruolo di arbitro. Ha diretto la bellezza di 652 partite di cui 515 di serie A e 65 internazionali, soffiando il fischietto in numerose finali di campionato e coppa Italia. Ma sopratutto in due finali di coppa dei campioni e nella gara decisiva di un campionato mondiale.

Queste sono le parole di Umbi da un intervista di Camillo Chiarino di mbnews:

“Il mio esordio fuori dall’Italia avvenne l’11 maggio 1985, quando fui designato per dirigere il quarto di finale di Coppa CERS tra Benfica e Voltregà a Lisbona.

Nel luglio successivo andai ai World Games di Londra, le Olimpiadi per gli sport non olimpici: la prima partita tra Nazionali da me arbitrata fu Portogallo-Stati Uniti.

Un’altra esperienza indimenticabile fu il Torneo internazionale di Maputo, in Mozambico, dove io fui chiamato nel gennaio 1986: mai un arbitro non africano, portoghesi esclusi, era stato invitato a questa prestigiosa competizione. Ricordo che diressi la finale tra Portogallo e Angola e appena finita la partita il portiere del Mozambico invase la pista per festeggiare. Era così felice che mi venne istintivo regalargli il fischietto.

In serata, al ricevimento all’ambasciata italiana, lui si presentò per ricambiare il dono con una piccola scultura in legno e mi disse: ‘Questa è per il miglior arbitro del mondo’. La conservo gelosamente tra le mie targhe, trofei e ricordi hockeystici. Tra l’altro quella sera conobbi il presidente del Mozambico che qualche mese dopo morì in circostanze misteriose”.

Abbiamo avuto il piacere di conoscere il grande “ Umbi “ e di andare a casa sua, dove abbiamo potuto ammirare una grandissima collezione di trofei e dediche da personaggi come Alessandro Del Piero, Gianni Morandi, Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, Ezio Greggio e Panariello.

Insomma, “ Umbi “ oltre ad essere stato un grande arbitro, è una bellissima persona, un brianzolo doc con una grande passione per lo sport e per l’amicizia!

“ Quella volta che D’Alema…. “ questo ce lo ha raccontato anche a noi! Ciao Umbi e buon relax con la tua nuova poltrona ! 😉

“Ho davvero dei fantastici ricordi, soprattutto delle ‘partite del cuore’ della Nazionale italiana cantanti, che sono state una più bella dell’altra”.
Non hai un aneddoto dei tuoi da raccontare?


“Fammi pensare… Sì, riguarda la ‘partita del cuore’ di Verona del 1996 contro la Nazionale politici. L’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, allora deputato e segretario nazionale del PDS, si dimenticò a casa gli scarpini.

Vennero subito da noi della Nazionale cantanti per chiedere se c’erano degli scarpini in più e io glieli trovai, ma solo della misura 7 e mezzo anziché 7. Beh, l’onorevole segnò un gol, dunque non erano poi così tanto larghi… Finita la partita venne a restituirmeli, ma naturalmente gli dissi di tenerli pure”.

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